Piastre x Capelli

Il tuo riferimento per le piastre e arricciacapelli :)

Come scegliere la tua piastra per capelli

Come scegliere la tua piastra per capelli

Come abbiamo già visto nella home, le piastre per capelli sono di diritto entrate nella lista degli elettrodomestici preferiti dalle donne, perchè ci permettono di avere dei look particolari anche per occasioni importanti, senza dover per forza spendere molto denaro da parrucchiere.

Bisogna tenere a mente però che il calore generato dalla piastra, purtroppo necessario per modificare la struttura del capello, a lungo andare può danneggiarli in maniera quasi irreparabile. Per avere qualche consiglio in più su come limitare questi danni collaterali, vi consigliamo di leggere la nostra guida guida all’uso della Piastra per Capelli.

In questa pagina invece, andremo a capire con maggiore chiarezza in base a quali caratteristiche dobbiamo scegliere la nostra piastra, tenendo bene a mente il budget, il tipo di capello, l’uso più o meno frequente e il risultato che vogliamo ottenere.

1. I materiali usati nella piastra per capelli

I materiali con cui la piastra è realizzata sono importantissimi in quanto da loro dipende molto l’impatto della piastra sul nostro capello.

Tutte le piastre in commercio fanno uso di piatti liscianti in alluminio: ciò che cambia è il rivestimento di tali piatti.

Alluminio

Nei modelli più obsoleti che usano il solo alluminio (materiale molto economico) si è riscontato una maggiore incidenza di capelli danneggiati e bruciati dal troppo calore distribuito male, inoltre le ciocche aderivano troppo alla superficie aumentando il rischio di spezzare i capelli durante l’uso.

Ceramica

Da parecchi anni ormai quasi tutti i produttori hanno provveduto a rivestire le piastre di alluminio con la ceramica. Questo materiale consente infatti alle piastre di scaldarsi facilmente, ma il calore tende a distribuirsi in maniera uniforme, in modo da non surriscaldare il capello in alcune zone piuttosto che altre e gestire meglio il calore. Inoltre le piastre rivestite in ceramica non permettono al capello di “attaccari” e lo fanno scorrere meglio, meno capelli spezzati e meno stress: infatti servono meno passaggi per ogni ciocca per ottenere l’effetto desiderato. La ceramica tuttavia, rende la piastra più delicata, infatti in caso di caduta potrebbe creparsi in maniera irreparabile.

Tormalina

Una novità degli ultimi anni è rappresentata dalle piastre rivestite in tormalina, probabilmente sono le migliori di tutto il panorama al momento disponibile. La tormalina è un particolare cristallo che ionizza in maniera naturale: emette infatti ioni negativi che si combinano con quelli positivi naturalmente presenti sui capelli, permettendo di ridurre l’elettricità statica e il cosiddetto effetto crespo. La chioma risulta quindi più lucida e setosa. Un punto a sfavore è rappresentato dal prezzo: proibitivo.
T>uttavia sul mercato troviamo alcuni modelli di piastre in ceramica miscelate con la tormalina a prezzi accessibili. In questo modo si sfrutta il potere ionizzante della Tormalina, riducendo notevolmente il prezzo!

Dobbiamo sempre controllare però le specifiche tecniche è sempre meglio non fidarsi dei prodotti troppo economici. Molte aziende tendono infatti a fare una pubblicità ingannevole e a spacciare piastre normalissime per piastre con piatti interamente realizzati in ceramica e/o tormalina.

Titanio

Completiamo la nostra lista con un materiale che si sta diffondendo ultimamente, le piastre rivestite in titanio. Il titanio costituisce un elemento naturale che mantiene spontaneamente il calore, tuttavia questo tipo di piastre, vengono utilizzate principalmente per i trattamenti liscianti chimici. è bene precisare inoltre che il titanio non è assolutamente da usare per stirare i capelli perché dà un risultato opaco alla piega e non idrata il capello.

2. La piastra a vapore

Nell’ultimo periodo, soprattutto fra i parrucchieri si sono diffuse le piastre a vapore. Già il nome ci fa intuire di che si tratta: è unba piastra in grado di generare vapore grazie a un serbatoio che va riempito di acqua poco prima di utilizzarla.

Queste piastre però, andrebbero utilizzate in combinazione con appositi prodotti alla pro-cheratina, un prodotto chimico assimilabile alla naturale cheratina presente nei capelli, e che si attiva grazie all’azione vapore e può penetrare nella fibra capillare.

Usando la piastra al vapore salta subito all’occhio un grosso vantaggio: la pro-cheratina applicata col vapore protegge i capelli durante la stiratura e li ristruttura, aiutando quindi a limitare i danni da shock termico.

L’unico problema di questa piastra per capelli è il prezzo: piuttosto elevato, ed in alcuni casi anche più di una piastra professionale.

3. La regolazione della temperatura

Chiariamo subito una cosa: non esiste una piastra per capelli che non danneggi la fibra dei capelli stessi. Il principio di funzionamento delle piastre è infatti il calore, e a lungo andare la chioma ne risentirà. Usare la temperatura più bassa utile a modellare il nostro capello ci aiuta però a limitare i danni; è per questo che è importantissimo acquistare una piastra con un regolatore di temperatura. Ci sono tuttavia alcune piastre di fascia alta come le GHD che non hanno la regolazione della temperatura (che secondo noi sono tra le migliori) ma permettono di mantenere costante la temperatura dei piatti (di solito intorno ai 185°C circa) al fine di non rovinare il capello.

Importante da sapere: la temperatura massima raggiungibile da una buona piastra per capelli è di 230° superarla è inutile e rovinerebbe troppo i capelli, tra l’altro andrebbe impostata solo per capelli particolarmente resistenti (ad esempio grossi e o ricci e difficili da acconciare), mentre la temperatura minima per ottenere una stiratura dignitosa si aggira intorno ai 130°-140°.

4. Le Dimensioni di una Piastra per Capelli

Le dimensioni contano, e questa regola vale anche per la piastra per capelli. Esistono in commercio una moltitudine di modelli dalle dimensioni più disparate: da quelle xl, alle più sottili e compatte da mettere in borsetta. Come scegliere dunque la piastra adatta?

&È di grande importanza valutare la tipologia del proprio capello, la lunghezza e la frequenza di uso che andremo ad avere.

Una buona piastra deve essere abbastanza lunga (10/12cm), per trattare il maggior numero di capelli per volta in maniera efficace e ridurre così il tempo di esposizione dei capelli stessi al calore.

Esistono anche piastre di dimensioni diverse, ed ottimizzate per esigenze specifiche.

Come non notare le piastre “Maxi”. Queste, il nome già dice tutto, sono sovradimensionate non solo in lunghezza, ma anche in larghezza. Sono l’ideale per chi ha capelli spessi, lunghi e/o una chioma voluminosa e particolarmente crespa: grazie infatti alle piastre poderose di cui sono composte, questi prodotti permettono di afferrare con un solo gesto un maggior quantitativo di capelli, e rendere ancora più veloce l’operazione rispetto alle piastre normali.

Al contrario, le piastre “mini” sono talmente piccole da poter essere facilmente messe in borsa per dare eventuali piccoli ritocchi, ma non sono assolutamente consigliabili per lavorare sull’intera chioma, salvo nel caso si sfoggi un taglio corto.

5. L’effetto ionizzante

Molte piastre presenti attualmente sul commercio sono dotate di un “effetto ionizzante” che aiuta ad ottenere una migliore stiratura, così da ottenere capelli meno crespi e quindi più lucidi e setosi.

Quando passiamo una spazzola sui capelli, questi si caricano di ioni positivi, e l’elettricità che ne consegue è responsabile dell’aspetto crespo e disordinato dei capelli stessi (avete presente quando si gonfiano?).

Tramite la funzione ionizzante, vengono rilasciati ioni negativi che legandosi a quelli positivi ne neutralizzano l’effetto. Viene così annullata l’elettricità statica residua, e il capello risulta meno elettrico, più ordinato e lucente. Ritroviamo questa funzione soprattutto nelle piastre di ultima generazione ed è sicuramente utile per mantenere la chioma morbida ed evitare l’effetto “leone impazzito”!

6. Ergonomia della piastra

Come ogni oggetto di uso comune, anche la piastra deve essere ergonomica, e dobbiamo prestare attenzione all’impugnatura, facilità di utilizzo e peso.
Anche avendo scelto la migliore piastra in commercio, se poi fate fatica ad impugnarla e a maneggiarla, difficilmente riuscirete a lisciare bene i capelli, con la conseguenza di aver buttato i vostri soldi.

Prima di acquistare il vostro gioiellino dovete quindi valutare bene il peso della piastra che avete scelto e la sua ergonomia: la differenza in queste caratteristiche tra una piastra maxi e una compatta sono infatti notevoli, ma, come abbiamo visto nel paragrafo sulle dimensioni, non è questa differenza a guidarci sulla scelta giusta, bensì la natura del capello.

 

7. Eventuali funzioni accessorie

Una volta descritte quindi le caratteristiche che una buona piastra per capelli deve imprescindibilmente avere, passiamo ora a valutare le eventuali opzioni che possono essere impostate, o sono presenti automaticamente sul modello in questione, per rendere la piastra ancora più completa.

  • per capelli colorati: vi sono in commercio piastre che adottano tecnologie specifiche per proteggere meglio i capelli colorati dallo shock termico.
  • effetto ionizzante: ne abbiamo già ampiamente parlato, è una funzione utile per rendere il capello più morbido e meno elettrico.
  • sistema di raffreddamento attivo: permette di soffiare aria fredda sui capelli immediatamente dopo la stiratura, e se da un lato aiuta a fissare la piega col freddo, dall’altro evita anche un eccessivo surriscaldamento della fibra capillare, e pertanto lo protegge meglio.
  • stiratura su capelli umidi/bagnati: noi personalmente non usiamo questa funzionalità, tuttavia ci sono in commercio delle piastre cosiddette Wet To Dry (da usare appunto sui capelli umidi) le quali fanno in modo che l’umidità residua dei capelli penetri all’interno delle squame durante l’asciugatura, facendo si che il capello non si increspi assorbendo umidità dall’esterno, soprattutto durante i periodi di grande umidità.
  • multi-styler: vi sono piastre che consentono di ottenere con un solo strumento diversi styling (liscio, mosso o riccio); saranno quindi molto apprezzate da quelle donne che amano cambiare continuamente il proprio look.

Se avete letto tutta la nostra guida su come scegliere una piastra per capelli, dovreste avere un quadro molto più completo e le idee più chiare per scegliere una piastra adatta alle vostre esigenze.

Vi consigliamo caldamente di vedere anche la nostra Classifica con le Migliori Piastre per Capelli da noi analizzate e recensite.